IL GENIO FUTURISTA DI BENEDETTA

Benedetta Cappa (Roma, 14 agosto 1897 – Venezia, 15 maggio 1977) è stata una pittrice, scenografa e scrittrice italiana, esponente del Futurismo e moglie di Filippo Tommaso Marinetti.

Benedetta Cappa (Roma, 14 agosto 1897 – Venezia, 15 maggio 1977) è stata una pittrice, scenografa e scrittrice italiana, esponente del Futurismo e moglie diFilippo Tommaso Marinetti.

Proveniente da una famiglia piemontese, fu allieva di Giacomo Balla.
Dal 1919 sperimentò diverse forme d'arte dalla pittura, alla letteratura, alla scenografia, in linea con la poliedricità del Futurismo. Nel 1918 ad una mostra diBalla le fu presentato Filippo Tommaso Marinetti che sposò nel 1923, con cuiebbe tre figlie : Vittoria, Ala e Luce.
Nel 1920 realizzò, insieme a Marinetti, la "tavola tattile" intitolata "Sudan-Parigi",la prima di una serie proposta da Marinetti nel manifesto "Il Tattilismo", datato 11gennaio 1921, una nuova forma d'arte tattile concepita come un'evoluzionemulti-sensoriale del Futurismo.
Nel 1924, con il solo nome di Benedetta, da allora in poi sempre adottato comenome d'arte sia negli scritti sia nei dipinti, pubblicò "Le Forze Umane: romanzoastratto con sintesi grafiche" (Campitelli, Foligno). Il libro fu presentato daMarinetti a Parigi, presso l'università Sorbona, con parole di esaltazione per lasua autrice. Nello stesso anno concluse il quadro "Velocità di motoscafo" (Roma,Galleria comunale d'arte moderna) che fu presentato in diverse esposizioni futuriste, in Italia e all'estero (Bucarest, Atene, Parigi, Sud America), oltre che alla Biennale di Venezia del 1926, insieme con "Rumori di treno notturno".

Sempre nel 1924, in novembre, Benedetta partecipò al primo Congresso Nazionale Futurista tenutosi a Milano, affermando, nel suo intervento, che ilpittore futurista dovesse sostituire i mezzi tradizionali con complessi plastici,polimaterici, rumoristici, in cui visivamente e tattilmente si rendessero percepibilii rapporti fra colori e materia, forme e peso, calore ed emotività ("Il Futurismo -Rivista sintetica illustrata", 11 febbraio 1925).

Collaborò con Enrico Prampolini alla scenografia per la rappresentazione
scenica delle due opere di Marinetti "L'Oceano del cuore", rappresentato aMilano nel 1927, e "I prigionieri e l'amore", rappresentato dalla compagniaTeatro futurista Marinetti, a Milano (teatro Eden, 1926), e in seguito a Roma(teatro Argentina), a Genova e in altre città d'Italia (novembre-dicembre1927). Nel 1928-29 alcuni bozzetti scenografici furono tradotti in ceramicanelle botteghe di R. Gatti e M. Ortolani a Faenza. In questo particolarecampo sono anche da ricordare le ceramiche create con la fornace Mazzottidi Albisola, decorate con riproduzioni dei suoi quadri ed i bozzetti creatidall'artista nel 1931 per "Simultanina", divertimento futurista in
sedici sintesi,di Marinetti (rappresentato in quell'anno al teatro Verdi di Gorizia e al teatroVerdi di Trieste).
Nel 1929 Benedetta fu una delle promotrici, insieme a Balla, Depero, Dottori,Fillia, Marinetti, Prampolini, Somenzi e Tato del Manifesto dell'Aeropittura.

Nel 1930 partecipò con l'opera "Ritmi di rocce e mare" alla Biennale diVenezia, diventando la prima donna ad avere un'opera pubblicata nelcatalogo della mostra. Fu presente poi nelle successive tre edizioni della
mostra:
nel 1932 partecipò con sette dipinti, tra cui "Prendendo quota aspirale", "Lirismo di volo", "Deserto e Laghi salati algerini" (questi ultimi duecomparvero nello stesso anno anche alla mostra di "Aereopittura e pitturareligiosa futurista", nella galleria Ferroni a Roma), nel 1934 e 1936.
Nel 1931 espose alla III Mostra d'arte marinara e alla Mostra internazionalecoloniale a Roma nel Palazzo delle Esposizioni, e partecipò con il dipinto "Ilgrande X" (esposto poi al Petit Palais, a Parigi) alla I Esposizionequadriennale d'arte nazionale a Roma; espose inoltre, sempre in quell'anno,alla I Mostra triestina di pittura e aeropittura futurista organizzata da B. G.Sanzin al Circolo artistico di Trieste.

Dopo la scomparsa di Marinetti nel 1944, Benedetta si dedicò esclusivamentealla diffusione di opere futuriste, compiendo ogni sforzo affinchél'importanza del movimento per la cultura italiana venisse riconosciuta:collaborò alla preparazione della mostra "Twentieth Century Italian Art" del1949 al Museum of Modern Art di New York, permettendo ai curatori laconsultazione degli scritti di Marinetti ed il prestito di alcune opere diUmberto Boccioni dalla propria collezione; nel
1950 scrisse la storia delFuturismo per "Cahiers d'Art" di Christian Zervos e si mantenne in contattocon i futuristi superstiti alla guerra per creare un centro di studi sulmovimento, progettando di impiegare la sua casa di Velletri come archivio emuseo. Nonostante questi suoi sforzi non abbiano portato i frutti chesperava, Benedetta ottenne grandi
successi e riconoscimenti nei suoirapporti con critici e collezionisti americani, contribuendo al riconoscimentoe apprezzamento del Futurismo oltre oceano.

Benedetta morì a Venezia il 15 maggio 1977.

LETTERATURA

Benedetta è stata autrice di “romanzi” unici nel loro genere, in cui ha superato i limiti specifici del movimento futurista per attraversare tutte le avanguardie del secolo (Metafisica, Surrealismo, Espressionismo) ed accogliere altre sollecitazioni dalla cultura europea del suo tempo.

OPERE

"Le forze umane: romanzo astratto con sintesi grafiche", Campitelli, 1924 "Il viaggio di Gararà: romanzo cosmico per teatro", Morreale, 1931 "Astra e il sottomarino, vita trasognata", Casella, 1935 "I tre romanzi. Le forze umane, Viaggio di Gararà, Astra e il sottomarino", a cura di Simona Cigliana, Edizioni dell’Altana, 1998 "Quarto d'ora di poesia, musica di sentimenti", Mondadori, 1945

Altri Scritti

"Necessità delle avanguardie letterarie artistiche", in "Artecrazia", VI (1933), n. 111, p. 11;
"Sintesi di vita italiana", in "Rassegna nazionale", LIX (1937), pp. 16-18;
"Il lunedì italiano", ibid., pp. 166 s.;
"Necessità delle avanguardie artistiche", ibid., pp.653-655;
"Autarchia e risparmio", in "Rassegna nazionale", LX (1938), pp. 93- 100, "I futuristi a tavola: sette ricette", Napoli s.d.

Collaborazioni a Periodici

"L'Ambrosiano", 1924;
"Piccolo" (San Paolo del Brasile), 1926;
"Fanfulla", 1926;
"Revue l'Egyptienne", 1930;
"La Rassegna femminile italiana", 1926;
"Tevere", 1927;
"Arena di Verona", 1927;
"Oggi e domani", 1927-1931;
"L'Impero", 1931;
"Il Mare", 1933;
"Giornale della domenica", 1933;
"Vita femninile", 1935

PITTURA

"Superata la pittura come temperamento di colori lisci di piatte superfici, si entra nel vasto campo dei complessi plastici rumoristi, in cui visivamente e tattilmente si odono i rapporti fra colore e materia, fra forma e peso, fra colore ed emotività”
- Benedetta, settembre 1926.

Nonostante molte opere di Benedetta siano andate disperse o si trovino in collezioni private - soprattutto a Roma, Milano, Parigi -, è possibile vedere e fruire di alcuni dei suoi importanti lavori in diverse collezioni pubbliche, tra cui:

GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA, ROMA

Aeropittura di un incontro con l'isola

1939 - olio su tela, 90 x 120 cm

GALLERIA NAZIONALE D'ARTE MODERNA, ROMA

Velocità di motoscafo

1919-1924 - olio su tela, 80 x 100 cm

Palazzo delle Poste, Palermo

Nella sala conferenze del palazzo delle Poste di Palermo, fin dalla sua inaugurazione nell'ottobre 1934, sono esposti cinque pannelli di Benedetta raffiguranti le comunicazioni terrestri, marine, aeree, telegrafiche, radiofoniche.

Opere in collezioni Private

Il Monte Tabor

1936-1939 - olio su tela, 98 x 130 cm

Luci + Rumori di Treno Notturno

1924 - olio su tela con inserti metallici (bozzetto), 60 x 70 cm

Bibliografia su Benedetta

AA.VV., "Benedetta, fughe e ritorni, presenze futuristiche in Sicilia", Electa, Napoli, 1998 Simona Cigliana, "Il seme e la rosa. Benedetta o la poesia delle Forze cosmiche", in "Benedetta, Le forze umane, Viaggio di Gararà, Astra e il sottomarino", Roma, Edizioni dell'Altana, 1998, pp. 9-42 Simona Cigliana, "Astrazione e vita: Benedetta Marinetti tra romanzo sperimentale e aeropittura", in «Avanguardia», a.4°, n.12, 1999, pp.103-124 Franca Zoccoli, "Benedetta Cappa Marinetti: L'incantesimo della luce", 2000, Edizioni Selene Franca Zoccoli, Mirella Bentivoglio, "Le futuriste italiane nelle arti visive", De Luca, Roma, 2008 Giancarlo Carpi, "Futuriste. Letteratura. Arte. Vita", Castelvecchi, Roma, 2009 Simona Weller, "Marinetti amore mio", Marlin, 2015

CONTATTI

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